sabato 21 dicembre 2024 Ti trovi in: Commenti » Comunicazione 30

“Proposta visto il meteo favorevole finalmente tour verso il mare. Ritrovo a Terenzano ore 09.30”

Poche parole messe sul sito dei Gatti Neri e la domenica mattina poco dopo le nove, siamo a Terenzano.

Cappuccino, brioche; poi puntuali alle nove e trenta, si parte.
  
Da Terenzano percorrendo tutte stradine secondarie andiamo a imboccare la Ferrata.
  
Continuiamo fino al distributore nelle vicinanze di Varmo, dove facciamo una sosta per agganciare il Geppo e la Mary.
  
Una volta arrivati, dopo i saluti si riparte.
Continuiamo sulla Ferrata fino a Portogruaro, dove continuiamo in direzione Venezia sulla SS14 fino a San Stino di Livenza.
Subito dopo aver passato il ponte sulla Livenza (il fiume ha un nome al femminile), giriamo a sinistra sulla SP62 che per lunghi tratti fa da argine al fiume.
  
  
  
Passiamo Torre di Mosto, La Salute di Livenza e dopo aver percorso poco più di venti km arriviamo a Caorle.
  
Parcheggiamo le moto e, come dice the President, è l’ora dell’aperitivo time.
Due patatine, un buon prosecco e vai con l’aperitivo bikers.
  
Ripulito il posto, …
  
… ci avviamo verso il lungomare.
  
La giornata è splendida e la passeggiata sul lungomare brulica di persone venute a godersi il posto e la primaverile giornata.
  
Sotto la passeggiata the President vede posteggiata una Honda Cros …. ta, pardon una Honda Crosstourer. Da hondista doc va in catalessi e corre a osservarla e ad adorarla.
  
Scendiamo dal lungomare e andiamo a fare quattro passi per il bellissimo centro storico di Caorle.

Fa da cornice il suo caratteristico campanile e nelle sue piazzette e viuzze spiccano incuriosendoci le scritte in veneto delle sue botteghe.
  
  
Mentre si ritornava alle moto, facciamo un bellissimo incontro. Troviamo mia figlia Maila con suo marito David e la nipotina Giada che anche loro visto la bella giornata, sono venuti a Caorle per godersi qualche ora di mare e per farsi una bella mangiata di pesce.
  
Ritorniamo alle moto e ripartiamo. Facciamo qualche km sulla SP59 e appena passato il ponte sul Canale Riello, the President, gira a destra per una strada locale.
  

Proseguiamo fino a San Gaetano dove attraversato il ponte sul Lèmene, svoltiamo sulla “superstrada arginale di servizio”.
Un segnale rotondo con bordo rosso e fondo bianco? Una scritta che diceva: “Strada arginale di servizio. Transito consentito solo ai mezzi autorizzati”? Cosa vorranno dire? Boh? Noi proseguiamo.
  
Facciamo quattro bei km di sterrato.
  
Usciamo in località Marango, facciamo tre km di asfalto, giriamo a destra su uno sterrato e dopo un km e mezzo …… fermi. The President ha toppato, non è lo sterrato giusto.
  
Che fare? È l’ora del pranzo time. Così anziché andare subito fino alla Brussa, dove ci sono panchine e tavoli, buttiamo sull’argine del Maranghetto quattro coperte e ci organizziamo un bel picnic.
  
  
Un’ora e mezza dove sulle coperte c’era di tutto e di più.
  
  
Formaggi, affettati, torte salate, frittate, dolci vari, vino, birra e alla fine anche il caffè.
  
  
Verso la fine, vediamo due moto che alzando una nuvola di fumo, puntano su di noi.
  
Sono gli amici bassanesi. Visto che non siamo arrivati alla Brussa sono venuti a cercarci.
Dal bauletto del “Celtico”, spunta una magnum di Franciacorta. Dopo ore di moto, come sarà? Ottimo, perché il Celtico da buon esperto, lo aveva inserito su una borsa termica riempita a sua volta di ghiaccio.

Non buono ma buonissimo.
Verso le quindici, ripartiamo. Questa volta the President ci grazia e, a parte gli ultimi due km, ci fa fare, sebbene per stradine secondarie, tutta strada asfaltata fino alla Brussa.
  
Arrivati, parcheggiamo le moto e ci avviamo verso la spiaggia.
  
  
Tutti al mare, spensieratamente divertendosi e fare ancora un brindisi insieme.
  
  
  
Sono quasi le diciassette quando riprendiamo la “superstrada”.
  
  
Tredici km e siamo a Lugugnana. Altri otto e siamo a Latisana.
  
The President ci vuole portare in L.tà Paradiso per una sosta caffè. Fare quindici km di strada statale? Non se ne parla nemmeno. Parte, fa i suoi ghirigori e anziché quindici km, ne abbiamo fatto trentuno per arrivare a Paradiso.
Facciamo la sosta caffè e ripartiamo. Da Paradiso andiamo a Corniolo. Proseguiamo per Morsano di Strada. Cinque km con limite di 50/h alternato a tratti di 30/h. meglio non approfondire. Per fortuna che si era in mezzo al nulla.
Da Morsano andiamo a Chiasellis, Lavariano e dopo aver passato Chiasottis, arriviamo a Tissano. Media? Lasciamo perdere.
  
A Tissano è appena finita la sfilata dei carri di carnevale e lentamente, su un letto di coriandoli, riusciamo a entrare nel centro del paese.
  
Birra, salsiccia, quattro foto e comincia ad imbrunire.
  
   
  
Pensate che sia finita qua? Noooo, the President dice che bisogna andare dall’amico Ferro.
  
Che devo dire? Il carnevale era nella sua taverna.
  
  
Musica, balli, scherzi, allegria, crostoli, panini, polpette, birra, vino, pasta, … pasta, … pasta, bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
  
  
  
Sono le sette passate quando riprendiamo le moto e facciamo ritorno a casa.
Che giornata, circa 230 km di moto, strade e “superstrade” di ogni tipo, sole, mare, carnevale, amici e tanta allegria. Una bellissima esperienza che spero di ripetere presto.
Ciao a tutti e alla prossima.

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