Come al solito quando dobbiamo partire per un bel giro in moto, non ci serve la sveglia, ci alziamo sempre prima del previsto. Questa volta in particolare andiamo a Sankt Oswald bei Haslach nel nord dell’Austria.
Sankt Oswald è un piccolo paesino a due passi della Repubblica Ceca.
Uno può chiedersi: “Ma che cosa c’è a Sankt Oswald?” A Sankt Oswald c’è il “Dopo Finita 2016” e quel che più conta ci sono gli amici Eveline, Alberto, Helena e Giovanni che ci aspettano.
Alle sette siamo già in moto. Davanti a noi il cielo è carico di pioggia. Non ci scoraggiamo anche perché il meteo da tempo buono in Austria.
Facciamo la SS13 Pontebbana fino a Tarvisio.
Una sosta colazione da “Dawit” e ripartiamo.
Entriamo in Austria, prendiamo la A2 e proseguiamo fino all’uscita di Klagenfurt nord.
Come avevo promesso alla mia “Rossweisse”, lasciamo l’autostrada e vai per le bellissime strade alpine austriache.
Imbocchiamo la 317. Passiamo Sankt Veit, Scheifling e dopo una novantina di km, arriviamo a Sankt Georgen ob Judenburg.
Svoltiamo a sinistra sulla 114a (piccola scorciatoia per fere una decina di km in meno). Dopo sette km, nelle vicinanze di Mühltal, ci immettiamo sulla 114.
Proseguiamo in direzione nord. Passiamo Sankt Johann am Tauern, saliamo fino a Hohentauern e scendiamo velocemente fino a Trieben.
Questi quaranta km sono pieni di curve ma la strada è immersa in un panorama bellissimo.
A Trieben imbocchiamo la A9 in direzione Wels.
L’idea era di uscire dall’autostrada a Liezen per fare il Pyrnpass. Ma un fastidioso vento ci induce di continuare sulla A9 e fare il Bosrucktunnel.
L’odioso vento laterale ci ha fatto compagnia fino a Sankt Pankraz. Poi fatte alcune gallerie come per incanto è svanito.
Verso mezzogiorno siamo nelle vicinanze dell’autogrill Landzeit di Voralpenkreuz. La fame, o per meglio dire, i loro dolci, non ci fanno pensare due volte, la sosta è d’obbligo.
Dopo esserci gustati un ottimo strudel e un’altrettanta buona fetta di torta con panna e fragole, ripartiamo.
Percorriamo ancora una ventina di km in autostrada e usciamo all’uscita di Wels-Nord.
Svoltiamo a sinistra. Percorriamo, prima la 137, poi la 134 e fatti circa 25 km, arriviamo ad Aschach an der Donau.
Passato il ponte sul Danubio, svoltiamo a sinistra sulla Sankt Martiner Straβe.
La percorriamo per una decina di km. Arrivati all’intersecare con la 127, abbiamo due possibilità. Svoltare a sinistra sulla più scorrevole 127 o proseguire diritti per la panoramica Haslacher Bezirksstraβe.
Nessuna esitazione si va per la Haslacher Bezirksstraβe.
Venticinque km di panorami bellissimi immersi nella natura incontaminata del Mühlviertel ci portano a Haslach an der Mühl.
Passato il paese, percorriamo gli ultimi cinque km che ci separano da St. Oswald.
Appena sistemati in palestra, e vai alla festa. Come arriviamo ci vengono incontro Eveline, Alberto, Josef e Veronika.
Ascoltiamo il saluto di benvenuto del Sindaco di St. Oswald, facciamo un aperitivo offerto a tutti i partecipanti, salutiamo i tanti amici arrivati dall’Italia, dalla Finlandia e dall’Austria e senza accorgersi arriva l’ora di cena.
Com’è andata la serata? Be guardate le foto e vi renderete conto di quanto l’allegria ci abbia contagiato un po’ tutti.
A che ora siamo andati a dormire? E chi lo sa. Forse mezzanotte, forse l’una, forse ….… la birra dei nostri amici austriaci era troppo buona per ricordarsi.
La mattina del venerdì, dopo aver fatto un’abbondante colazione all’austriaca, preparata da Eveline, sua madre, Betta & C, siamo saliti su due bus granturismo e siamo partiti per Linz.
Non pensate che Alberto ci abbia portato a vedere la città ma ci ha organizzato una bellissima mini crociera sul Donau (Danubio).
Ci imbarchiamo sulla motonave e partiamo in direzione Passau.
Navigare per quasi cinque ore sul Danubio, non ha prezzo.
Solo Alberto poteva organizzare una cosa simile.
Risalire il Danubio lentamente.
Ammirare le sue sponde uniche.
Sfiorare traghetti a corda d’altri tempi.
Passare sotto il Castello Ottensheim con il suo storico fascino.
Arrivare alla chiusa sul Danubio subito dopo Ottensheim e vedere come la tecnologia dell’uomo fa a superare il dislivello del fiume per poter proseguire la navigazione.
Tutto bello e interessante, ma qui non si mangia mai? Certo che sì.
Guardate che pranzo ha organizzato il nostro amico Alberto.
Non voglio esagerare, ma non aveva niente da invidiare a un pranzo di nozze.
E pensare che, come al solito, Alberto era preoccupato che non bastasse.
Dopo una mangiata così un po’ d’aria fresca per digerire, serviva.
Passiamo sotto il ponte di Aschach e mentre la motonave manovra per girarsi, ammiriamo il caratteristico borgo che con le sue caratteristiche case che contornano la parrocchiale di St. Johannes, si affacciano sul fiume.
Be, mangiato abbiamo mangiato, digerito abbiamo digerito, ma che pranzo sarebbe stato senza il dolce? Ammirate gente ammirate.
Che dire? Alberto sei grande e basta.
Riscendiamo i Danubio rilasciandoci con un buon bicchiere di vino, qualche birra e tanta allegria.
Una vota sbarcati a Linz, riprendiamo gli autobus e ritorniamo a St. Oswald.
Verso le venti cena e subito dopo lo scambio dei ricordi, non senza qualche lacrimuccia, del Dopo Finita 2016.
E come disse il saggio, si dia inizio alla festa.
È successo di tutto.
Anzi di più.
Poi quando le palpebre cominciavano a scendere, tutti a dormire.
Ci svegliamo.
Facciamo colazione.
Quattro passi fino al confine con la Repubblica Ceca.
Due chiacchere in paese.
Uno sguardo hai preparativi per la sera.
Verso mezzogiorno, ci si prepara per un giretto turistico per il Mühlviertel.
Percorriamo dei sali scendi bellissimi.
Siamo immersi in una natura unica e incontaminata.
Come dico io l’Austria è la “verde Austria”.
Un’oretta immersi in questi panorami e parcheggiamo le moto fuori della “Gasthaus Einstein” di Neufelden.
Dopo le due “abbondanti cene”, le due “colazioni all’austriaca”, il “pranzo di nozze” sulla motonave, oggi stiamo leggerini.
Non so perché ma mi si sta allungando il naso come a Pinocchio.
Be mi sembra che Eveline abbia un po’ esagerato, guarda che pancia che ha.
Un grosso bacio a Eveline e alla sua Valentina.
Quanto c’era da mangiare? Questi sono gli avanzi.
Ripartiti, facciamo un’altra oretta per il bellissimo Mühlviertel e arriviamo a Haslach.
Una sosta gelato con gli amici del Moto Club Haslach e poi rientriamo tutti a St. Oswald.
Aspettando che i maialini siano ok ci facciamo una birretta con gli amici.
Maialini cotti e vai con la cena.
Sarà la stanchezza di questi tre giorni di “tour de force”, sarà perché è l’ultima cena, ma la serata finisce se pur piacevolmente allegra, con un po’ di malinconia nel cuore pensando che domani ci si lascia per tornare a casa.
La domenica mattina piove, previsioni pessime, ci aspettano 500 km di acqua.
Facciamo colazione, salutiamo Eveline, la sua mamma, la Betta, Alberto, Josef, Veronika, tutti gli amici e partiamo.
Mentre scendiamo da St. Oswald sotto una pioggia battente, penso che dopo aver fatto tre giorni così, la pioggia mi fa un baffo, anzi ritornerei domani.
Passiamo il Danubio ad Aschach an der Donau, facciamo benzina a Eferding.
Mentre ripartiamo, ci passano davanti Fausto, Fiorenza, Sergio, Lucia e altri due amici. Ci mettiamo a ruota e li seguiamo.
Nelle vicinanze di Breitwiesen, loro girano a destra direzione Passau mentre noi continuiamo per Wels.
Miracolo, cinque km dopo non piove più. (Qualche giorno dopo vengo a sapere che loro, purtroppo, passando per Innsbruck hanno fatta tutta la strada sotto la pioggia).
Arrivati a Wels, prendiamo l’autostrada, proseguiamo per Salisburgo, dove giriamo sulla A10, in direzione Villach.
Sono quasi 200 km che non piove. L’autostrada comincia ad annoiarmi così decidiamo di fare un po’ di curve.
Arrivati nelle vicinanze Radstad, usciamo dall’autostrada, imbocchiamo la 99 e vai, s’incomincia a salire i Tauri.
Passiamo Obertauren.
Scendiamo a Sankt Michael im Lungau.
Risaliamo a Katschberg.
Poi giù per una discesa al 19% fino a Mühlbach.
A questo punto riprendiamo l’autostrada e dopo neanche un’oretta siamo da Dawit a Tarvisio.
Dopo una sosta per uno spuntino con il loro favolosi affettati e formaggi senza però dimenticarci di mangiarci anche una bella fetta delle loro straordinarie torte, ripartiamo.
Decidiamo di fare gli ultimi cento km per la statale 13 Pontebbana.
Viaggiamo benissimo e da più di quattrocento km neanche una goccia di pioggia.
Nelle vicinanze Gemona, vediamo cosa ha lasciato un temporale appena passato. Fossi che esondavano e cumuli di grandine dappertutto.
Mentre arriviamo a casa, dico a Ornella: “Nella vita ogni tanto ci vuole culo”. Partiti con la previsione di fare 500 km sotto l’acqua, in realtà abbiamo fatto solo una cinquantina sotto la pioggia.
Mettendo la mia “Rossweisse” in garage, penso che purtroppo il “Dopo FinIta 2016” è finito. Alberto, Giovanni, adesso aspettiamo il prossimo.
Un grosso ringraziamento ad Alberto, Eveline, Giovanni, Helena e tutti quelli che ci hanno coccolato a Sankt Oswald. Ragazzi avete organizzato una cosa bellissima.
Ciao a tuttiiiiiiiiiiii!!!!!!
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