sabato 21 dicembre 2024 Ti trovi in: Commenti » Comunicazione 7

 

Le previsioni del tempo per la domenica sono più che buone. In Croazia ci sono “le giornate dei molluschi nell’Istria”. Lele dei “Gatti Neri” lancia l’input. Con una giornata così non si può che raccoglierlo, accendere la mia Rossweisse e partire.
Ci alziamo poco dopo le sette, spremuta d'arancia, caffè e vai.
Passiamo Udine ancora semideserta.
  
Continuiamo prima per la SR56, poi per la SR305 fino a Monfalcone.
  
Passata la cittadina dei cantieri, proseguiamo sulla superstrada in direzione Trieste, fino all’autogrill di Duino.
  
Siamo un po’ in anticipo e ne approfittiamo per fare colazione. Cappuccino e brioche buone, per il resto come ambiente meglio lasciar perdere.
Il primo ad arrivare è Sandro "Pompir" seguito a ruota da Lele “de President” e Oscar per gli amici "Ascar". Passano cinque minuti e arriva il gruppo di “San Giorg” con il “Che” che ci farà da Tom-Tom. Nemmeno il tempo di salutarci e arriva la “mandria di mukke” (bmw) del gruppo di Bassano.
  
Lele, irriducibile varaderista, alla vista del nuovo Adventure di Matteo non ha resistito alla tentazione di fare una pipì simulata, sulla “mukka bassanese”.
  
Qualche male lingua del gruppo ha detto che non era invidia ma incontinenza. 
Verso le dieci ripartiamo tutti insieme.
  
Continuiamo in superstrada fino all’uscita Basovizza, dove proseguiamo con un bel panorama su Trieste per la SS202.
  
Fatto qualche km e per evitare la città, svoltiamo a sinistra sulla SS15 e continuiamo fino ad Aquilinia, dove giriamo a destra in direzione Muggia.
  
Passato la caratteristica cittadina che si affaccia sul golfo di Trieste, proseguiamo per la SP14 fino al valico italo/sloveno di San Bartolomeo.
  
  
  
Entrati in Slovenia, facciamo rifornimento a € 1,450 litro e proseguiamo sulla 406 in direzione Ankaran.
  
Passato il paese, dopo pochi km, lasciamo la 406 per la 409.
Percorriamo poche centinaia di metri e la guida scout Che, imbocca una stradina a destra. Sbagliato, si ritorna sulla 409.
Facciamo meno di un km e arrivati a Dekani il Che, questa volta senza sbagliare, rigira a destra in direzione Sv. Anton.
  
Percorriamo circa cinque km e la nostra guida, svolta a destra direzione Potok. La strada si fa sempre più stretta. Dopo poco meno di un km troviamo un bel divieto per strada interrotta. Piccola consultazione e il Che, decide di continuare e vedere se riusciamo a passare.
Altro km e una piccola frana blocca il passaggio. Un’occhiata allo stato della frana. Troppo fango si torna indietro.
  
Peccato perché il Che voleva portarci a vedere il piccolo laghetto di Vanganelsko jezero.
Ritorniamo sui nostri passi fino all’intersecare della 625. Svoltiamo direzione Sv. Anton e subito dopo il paesino, svoltiamo a destra direzione Marezige, Babiči e Pomjan.
  
Questo tratto di strada è molto bello e panoramico.
  
 Vicino a Pomjan the Presiden decide di fermarsi in un bellissimo belvedere naturale che dava un panorama unico sui golfi di Koper (Capodistria) e i di Trieste.
  
Visto la limpida giornata, si distingueva benissimo oltre il mare e la pianura friulana, la catena montuosa delle Alpi Giulie che spaziavano dal Monte Cavallo, sopra Pordenone al Monte Canin terminando sul piccolo Monte Nanos che si trova tra Ajdovščia e Postojna (Postumia) in Slovenia.

Bello il panorama ma Lele se fermato anche per, come la chiama lui, fare il “merenda time”.
Sui blocchi di pietra, trasformati per l’occasione in appoggia vivande, compaiono stuzzichini vari, frittate, e vini portati dal Che per festeggiare il suo compleanno. "Auguriiiiiiiiiiiii Cheeeeeeeeee!!!"
  
I bassanesi tirano fuori dalle loro mukke qualche bottiglia di Fos Marai, ottimo Prosecco della zona di Valdobiadene. Ascar, da buon intenditore del settore, stappa alcune bottiglie di un ottimo vino friulano.
  
Guardiamo l’orologio. Sono le undici e quarantacinque ed è ora di ripartire.
Da Pomjan continuiamo, sempre in una panoramicissima strada secondaria, in direzione Šmarje. Passato il paese, continuiamo fino a incrociare la statale 11.
  
Svoltiamo a sinistra, percorriamo meno di dieci km e arriviamo al valico di Dragonja. Facciamo i soliti “bikers smart”, saltiamo la fila di auto ed entriamo in Croazia.
Prendiamo in direzione mare. Facciamo 12 km e arriviamo a Umag (Umago).
  
Giriamo a destra in direzione Punta Salvore. Percorsi cinque km, arriviamo a Zambratija.
  
Parcheggiamo le moto fuori Villa Rosetta e con una bellissima vista sul mare ci sediamo a tavola.
  
  
Sono “le giornate dei molluschi nell’Istria” e questo è ciò che abbiamo mangiato: Gratinirane jakobove kapice – Domaći rezanci s dagnjama na bijelo – Male kapice s vrganjima na tekućoj bijeloj palenti – Domaći kolač – Istarska malvazija - Kava.
  

Va be dai per questa volta vi traduco: Capesante gratinate – Tagliatelle con cozze alla busara bianca – Mini capesante con porcini in polenta bianca – dolce della casa – Malvasia dell’Istria - Caffè.
Prezzo: 25 € compreso limoncello e nocino offerti.
  
Per smaltire un po’, prima di ripartire, facciamo quattro passi in riva al mare. A dire il vero, ci siamo seduti in riva al mare.
  
  
Verso le quindici e trenta, riprendiamo le moto e andiamo al faro di Punta Salvore.
  
  
Facciamo alcune foto di gruppo.
  
Qui come dice the President, manca il gruppo dei bassanesi che cercavano di fare un piccolo intervento su una mukka all’insaputa sua che non aspetta altro, da buon varaderista di infierire sulle disgrazie dei biemmevuisti. Occhio Lele che la mia Rossweisse è una mukka.
Vi siete mai chiesti perché “mukka”? Il termine deriva dal tedesco gummi-kuh letteralmente tradotto mucca di gomma ma riferito al toro meccanico. Tale termine fu coniato quando uscirono i primi GS monolever che in rilascio avevano un movimento posteriore di alzamento simile al toro meccanico. Poi, guardando il Boxer, la metafora con le “sporgenze” di una mukka è presto detto.
Sono oramai le sedici ed è ora di prendere la via di casa.
Da Punta Salvore andiamo per stradine secondarie fino alla statale 5002.
  
Continuiamo per la statale fino al valico Croato/Sloveno di Sečovlje.
  
Una volta entrati in Slovenia continuiamo sulla 111 in direzione Koper (Capodistria).
  
Subito dopo il bivio per Portorož (Portorose) troviamo il traffico bloccato.
  
Continuiamo superando con prudenza le lunghe fila di auto ferme fino al bivio di Strunian.
Abbandoniamo la 111 per tentare di sorpassare l’ingorgo e proseguiamo per stradine interne.
Ci troviamo abbastanza spesso fermi a causa della careggiata stretta dove ogni qualvolta che s’incrociavano due macchine c’era un problema.
  
Pochi km prima di Izola (Isola), riusciamo a bypassare l’ingorgo.
Il groppo di Bassano poiché devono fare un 150 km in più di noi ci salutano e danno gas elle loro mukke.
The President, individua una piazzuola sosta con vista panoramica su Izola e ci fa segno di fermarsi per il “crostoli time”.
  
  
Due vaschette di crostoli, due bottiglie di moscato della zona di Santo Stefano Belbo e ci godiamo il bellissimo panorama sul mare sottostante.

Sono le diciassette e trenta passate, il sole comincia a scendere sul mare, così riprendiamo le moto e ripartiamo per rientrare prima del tramonto.
Da Izola andiamo a Koper per la 111.
  
Siccome non abbiamo la vignetta per l’autostrada slovena, proseguiamo per la vecchia statale fino al valico sloveno/italiano di Rabuiese.
Ultimo rabbocco di benzina in Slovenia ed entriamo in Italia.
  
Facciamo la superstrada fino a Monfalcone.
Continuiamo per la statale, con il sole all’orizzonte, sempre più basso.
  
Verso le diciotto, un attimo prima che  il freddo si faccia sentire, arriviamo a casa.
Un giro di quasi 350 km in moto con una giornata splendida dei panorami unici e un buon pranzo a base di molluschi istriani; il tutto contornato da una bella compagnia.
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Qualche foto di questo resoconto le ho “rubate” sul forum dei Gatti Neri. Clicca sul link per entrare su questo forum.

  
 

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